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Duch przychodzący i działający Dz 2,1-3 w egzegezie homiletycznej Jana Chryzostoma

Repozytorium Uniwersytetu Mikołaja Kopernika

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dc.contributor.author Paczkowski, Mieczysław Celestyn
dc.date.accessioned 2014-07-11T06:51:06Z
dc.date.available 2014-07-11T06:51:06Z
dc.date.issued 2008-11-05
dc.identifier.citation Biblica et Patristica Thoruniensia, Vol. 1, pp. 229-262
dc.identifier.issn 1689-5150
dc.identifier.other doi:10.12775/BPTh.2008.012
dc.identifier.uri http://repozytorium.umk.pl/handle/item/2105
dc.description.abstract Con la personalità di S. Giovanni Crisostomo la scuola antiochena ha influito ne lla manie ra deci siva sulla Chie sa e sull’esegesi cristiana. Egli fu soprattutto un oratore e perci ò la quasi totalità della sua ampia opera esegetic a è rappresen tata dalle omelie di vario tipo. Le omelie sugli Atti meritano di essere ric ordate sopratt utt o perché dedicate al libro del Nuovo Testamento che meno di ogni altro ha attirato ne l mondo antic o l’attenzi one degli esegeti. Giovanni in vece lo ha apprezz ato come rappresen tazi one della cristiani tà delle origini e perci ò fonte inesauribile di insegnamenti, di fatt i e di racconti edificanti da proporre ai suoi ascolt atori. In effett i il te sto, inte gralmente narrativo, si prestava molt o bene per trarne le zioni di morale di tutt i i generi e non poneva proble mi esegetici di partic olare rilevanz a. Il racc onto sulla Pen tec oste (At 2,1-3) agli occ hi dell’esegeta antiochen o inizi ò l’esistenz a della Chie sa e ne contrassegnò i suoi primi passi. Nelle due omel ie crisostomiche sull a Pente coste ritroviamo tutte le dimensioni che caratte rizzano la festa cristiana dell a discesa dell o Spirito Santo. Esse appaiono aderire e corrispondere con una note vole precisione al racc onto degli At 2,1-3. Alla domanda: „Pe rché oggi non avven gono miracoli?” il Nostro risponde indicando i segni dell a presenza dell o Spirito Santo nell a Chie sa di tutti i tempi. Non c’è più bisogno dei miracoli straordin ari o dei carismi clamorosi perché i credenti mostrano la certe zza del fatt o che lo Spirito Santo pren de parte all’opera della Chie sa nei sacramen ti e nei mini steri. Il suo dono è il pegno e la prova della ric onci liazi one con Di o otten utaci da Cristo per „sostene re la nostra salvezz a” mediante la sua potenz a liberatrice, rinn ovatrice e santific atrice. La potenz a del Paracleto è operante in tutta l’esistenz enz a della Chie sa e in partic olare ne l sacramen to del battesimo e dell’eucaristia. Dai sermoni analizz ati emerge chiaramente la personalità di aute ntico pastore e dirett ore dei credenti, sempre ardente di amore per Dio e per le anime, al servizio delle quali egli mette tutto se stesso dottrin a, in telligenz a e qualità espressive. Si è potuto coglie re e approfondire i molte plici te mi presenti e rendersi conto di come si trovano in seriti ne l discorso esegetic o ed omiletic o basato sugli At 2,1-3.
dc.language.iso pol
dc.rights Attribution-NoDerivs 3.0 Poland
dc.rights info:eu-repo/semantics/openAccess
dc.rights.uri http://creativecommons.org/licenses/by-nd/3.0/pl/
dc.title Duch przychodzący i działający Dz 2,1-3 w egzegezie homiletycznej Jana Chryzostoma
dc.title.alternative The Spirit coming and acting. Acts 2,1-3 in homiletic exegesis of Saint John Chrysostom
dc.type info:eu-repo/semantics/article


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